giovedì 8 maggio 2014

SERENITA'

Piccoli frammenti di serenità....





una passeggiata in compagnia




sulla spiaggia semi-deserta





ancora da "sistemare" 





per la stagione,





natura selvaggia,






colori che riempiono gli occhi e 




accarezzano l'anima




un cuore effimero dedicato da qualcuno/a all'amata/o




che io personalmente dono ai miei amati pelosi.







domenica 27 aprile 2014

IL "MIO" PAPA

immagine dal web


Oggi è stata una mattinata emozionante  che rimarrà indelebile nella mia mente e nel mio cuore. Il mio amato Papa è stato fatto santo!
Per me e tanti milioni di persone lo era già da prima, sicchè non toglie ne aggiunge nulla alla grandezza di quest'Uomo però rendo merito a papa Francesco di avergli dato l'ufficialità ma sopratutto di aver riconosciuto al suo segretario mons. Loris Capovilla; oggi ancora vivacissimamente presente e attivo con la sua parola e la sua memoria viva, alla veneranda età di 98 anni,  la nomina a cardinale.



IL FAMOSO DISCORSO DELLA LUNA  (Sera dell’11 ottobre 1962, al termine della giornata di apertura del Concilio Vaticano II) 

“Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo… Noi chiudiamo una grande giornata di pace… Sì, di pace: ‘Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona volontà’.

Se domandassi, se potessi chiedere ora a ciascuno: voi da che parte venite? I figli di Roma, che sono qui specialmente rappresentati, risponderebbero: ah, noi siamo i figli più vicini, e voi siete il nostro vescovo. Ebbene, figlioli di Roma, voi sentite veramente di rappresentare la ‘Roma caput mundi’, la capitale del mondo, così come per disegno della Provvidenza è stata chiamata ad essere attraverso i secoli.
La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, un fratello divenuto padre per volontà di Nostro Signore… Continuiamo dunque a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così nell’incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte, se c’è, qualche cosa che ci può tenere un po’ in difficoltà… Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: “Questa è la carezza del Papa”. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Sappiano gli afflitti che il Papa è con i suoi figli specie nelle ore della mestizia e dell’amarezza… E poi tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino. Addio, figlioli. Alla benedizione aggiungo l’augurio della buona notte.





venerdì 18 aprile 2014

PASQUA


di David Maria Turoldo

“No, credere a Pasqua non e’
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera
e’ al Venerdi’ Santo
quando Tu non c’eri
lassu’.
Quando non una eco
risponde
al suo grido
e a stento il Nulla
da’ forma
alla Tua assenza”.



giovedì 10 aprile 2014

MI CONCEDO UN LUSSO......PASSEGGIO

Questa mattina uscendo dall'ospedale dopo le consuete terapie, mi sono concessa un lusso: camminare senza la solita, quotidiana fretta, tra le persone indaffarate e poco inclini ai sorrisi.Vado a recuperare la macchina lasciata  vicino al parco (il parcheggio interno all'ospedale è carissimo!!!), il tepore del sole mi riscalda il viso e senza pensarci troppo (altrimenti verrei assalita dai sensi di colpa...) attirata dai profumi e colori che mi ricordano la primavera ormai in pieno risveglio decido di varcare il cancello e passeggiare liberando la mente








Nel laghetto anatre e cigni nuotano eleganti a pelo d'acqua






li osservo incantata seduta sull'erba e intanto il tempo passa veloce; guardo l'ora, è tempo di andare, a malincuore mi rialzo e lentamente mi incammino verso l'auto ripromettendomi di ritornarci con i miei canini.
E pensare che non l'avevo proprio considerato questo parco.....la sua "colpa"? Essere proprio di fronte al nuovo ospedale!

mercoledì 19 marzo 2014

FESTA DEL PAPA'

Ci sono momenti della giornata in cui il vuoto lasciato per la perdita di mio padre mi rattristano enormemente. Sono quei momenti in cui avresti il bisogno fisico di abbracciarlo, di risentire la sua voce ormai da tempo dimenticata e lasciarti coccolare dal suo amore....

Oggi la festa del papà la voglio ricordare con questa bellissima poesia del  poeta Alfonso Gatto dalla letteratura troppo presto dimenticato. 


 "A mio padre" 


Se mi tornassi questa sera accanto 

lungo la via dove scende l’ombra 

azzurra già che sembra primavera, 

per dirti quanto è buio il mondo e come 

ai nostri sogni in libertà s’accenda 

di speranze di poveri di cielo 

io troverei un pianto da bambino 

e gli occhi aperti di sorriso, neri 

neri come le rondini del mare. 



Mi basterebbe che tu fossi vivo, 

un uomo vivo col tuo cuore è un sogno. 

Ora alla terra è un’ombra la memoria 

della tua voce che diceva ai figli: 

- Com’è bella notte e com’è buona 

ad amarci così con l’aria in piena 

fin dentro al sonno - Tu vedevi il mondo 

nel plenilunio sporgere a quel cielo, 

gli uomini incamminati verso l’alba.



con immutato amore........







lunedì 10 marzo 2014

TIMIDI RISVEGLI

In giardino, accarezzate dai primi timidi ma caldi raggi di sole; ecco l'esplosiva fioritura rosa,





la mia piccola camelia in bocciolo,






 le romantiche e tenaci violette





che imperterrite e senza alcuna cura continuano anno dopo anno a rifiorire regalandomi emozioni.

sabato 8 marzo 2014

DONNE

Alle donne per ricordare loro quanto sono speciali.
Alle donne che sanno che AMARE non è solo l'infinito di un verbo, ma , anche aggettivo femminile  che si addice alle lacrime di certe giornate............






"Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stesse, perchè quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore, possiamo trovare solo un'altro vuoto.
Nella vita c'è molta sofferenza, e forse l'unica sofferenza che si può evitare è la sofferenza di cercare di evitare la sofferenza"  (Robin Norwood)